Il perché di una scelta - ENGIM ONG: il volontariato - Forum Pastorale - La FDM al servizio degli ultimi


Il perché di una scelta

 
Si tratta di uno strumento di riflessione complessiva sulle esperienze di Volontariato, frutto di un lavoro collegiale e di una prassi continuativa di incontri tra tutte le Associazioni italiane. Queste pagine, di cui riteniamo essenziale la conoscenza per ogni buon volontario, sono state punto di riferimento per la nostra Associazione fin dalle sue origini.
 

                                

ELEMENTI SOGGETTIVI

 

C’è sempre un punto di arrivo dell’uomo, in cui l’impatto con la realtà sociale, piena di contraddizioni, di pregiudizi, di ingiustizie sociali, provoca una crisi di maturazione che a volte sfocia in una scelta di vita più responsabile e impegnata per gli altri: il volontariato.

 

ESSERE PROTAGONISTI

 

In questa scelta diventa dominante il fatto di abbandonare la strada dell’accettazione passiva del quotidiano, per diventare protagonista di azioni e di cambiamenti sociali e culturali, nella riscoperta dei valori fondamentali di vita.

 

SODDISFAZIONE NEL DARE

 

Tutto ciò non è facile perché comporta sempre un cambiamento del proprio stile di vita, delle proprie abitudini, impiego del tempo libero etc. Da questo nuovo impegno, nasce tuttavia la soddisfazione nel dare e la gioia derivante dalle esperienze di servizio.

 

ATTENZIONE AI BISOGNI DEGLI ALTRI

 

Il volontario che ha scelto questa impostazione di vita diventa sempre più attento ai bisogni degli altri e sempre più interessato alla loro condivisione.

 

IMPEGNO VERSO LE SOLUZIONI

 

Da ciò deriva al Volontariato una carica vitale critico-costruttiva che lo porta ad impegnarsi per studiare, promuovere e realizzare soluzioni concrete ai problemi. 

 

 

ELEMENTI SOCIALI
 

CONSAPEVOLEZZA DEI BISOGNI E INSUFFICIENZA DELLE STRUTTURE PUBBLICHE

 

Nella coscienza del Volontario, la nuova attività di servizio ed il contatto con la realtà, sviluppano una diversa capacità di comprendere i problemi ed i veri bisogni della gente. Spesso le strutture pubbliche, rispetto a tali bisogni, si sono rivelate incapaci a prevenirli e mostrano nelle loro risposte, quasi sempre riparatorie, una eccessiva lentezza o soluzioni incomplete o non adeguate al tipo di bisogno. In altri casi ancora la struttura pubblica non riesce a superare la barriera che esiste tra diritti del cittadino riconosciuti dalle leggi e la loro effettiva tutela. 

 

LA PARTECIPAZIONE QUALIFICATA

 

I problemi che il Volontario si trova ad affrontare presentano spesso una complessità tale che per farvi fronte deve ricercare:

1)      la partecipazione di altri;

2)      una sempre maggior competenza nel settore in cui opera e nuovi metodi di intervento;

3)      tutti gli spazi dove sente di poter portare un contributo in termini operativi ed ideativi.

 

Il Volontario, dunque, porta la sua scelta nella vita di ogni giorno, donando il suo tempo ad altri, con semplicità e coerenza, gratuitamente, in un equilibrato impegno di solidarietà individuale e collettiva.

 

 

COSA È IL VOLONTARIATO

 

Il Volontariato è costituito prevalentemente da forme associative e le persone che ne fanno parte tendono a realizzare obiettivi comuni, liberamente scelti. Il Volontariato ha pertanto diversi aspetti ed opera nei settori più vari: assistenza sociale, sanità, ecologia, etc. per cui è difficile fotografarlo nei suoi aspetti globali; ma nelle sue motivazioni, nel modo di operare, nelle capacità di rapporto, si possono identificare almeno due elementi che lo caratterizzano:

 

1)      la forza di cambiamento;

2)      la capacità di condivisione e solidarietà.

 

Cosa tende a cambiare?

In primo luogo se stessi. Essere volontari infatti non vuol dire avere solo un atteggiamento limitato al momento del servizio, ma è una scelta di vita all’insegna della responsabilità, dell’onestà, della condivisione. Ci possono essere altrimenti dei volontari che nel servizio sono disponibili, aperti e poi non lo sono magari in famiglia, nel lavoro, nei doveri verso la Comunità. Il secondo oggetto di cambiamento è l’ambiente, i servizi, le strutture della società, la società stessa, la mentalità, i modi di vivere, di vedere etc., verso un modello di maggiore partecipazione, equilibrio e giustizia. Il terzo oggetto di cambiamento è il destinatario del servizio. Spesso il servizio è più di tipo assistenziale che non di promozione: lascia cioè la persona così com’è, in uno stato di continua necessità, per cui si crea tra servizio e utente un rapporto come di dipendenza. Il superamento di questo tipo di rapporto richiede di impegnarsi a far scoprire all’uomo le sue capacità e attitudini, e a soffermarsi sui suoi bisogni reali. La capacità di condivisione porta a difendere, valorizzare e promuovere beni e valori di tutti, legati all’uomo, alla sua storia, al suo ambiente, alle sue attuali condizioni di vita e ai suoi bisogni. La solidarietà induce a fare tutto questo partendo dai più “poveri” per compiere insieme a loro un cammino di crescita e di liberazione. Le esperienze di servizio che il Volontariato realizza in questa ottica di condivisione diventano così reali azioni promozionali e di sviluppo dell’intera comunità.