Si tratta di un servizio di accoglienza residenziale per mamme con i propri figli, aperta tutti i giorni dell'anno, un luogo che può accogliere più nuclei familiari per seguiti da educatrici professionali e da operatrici socio-sanitarie che operano per la creazione di relazioni che permettano di realizzare uno stile di condivisione e un clima familiare. Ma è anche un luogo di accoglienza delle situazioni di fatica e di disagio, di accompagnamento delle madri accolte verso l'autonomia personale, lavorativa e abitativa, di aiuto alle mamme nella creazione di un soddisfacente equilibrio affettivo con i propri bambini, di prevenzione della devianza.
La relazione educativa è lo strumento principale per permettere alle madri e ai loro figli di costruire il proprio percorso di crescita e di progressiva autonomia.
L’Ente gestore normalmente intesse una stretta ed articolata collaborazione con gli Enti invianti; la progettazione congiunta si caratterizza per l’unità di intervento sul contesto del nucleo mamma–bambino. I Servizi territoriali e l’Ente sono perciò impegnati, ognuno con le competenze che gli sono attribuite, all’attivazione di rapporti tesi a favorire la soluzione migliore per il nucleo accolto. Ai minori, i cui bisogni afferiscono a competenze socio-sanitarie, è garantita la progettazione integrata.
In queste strutture si opera quindi per la tutela sociale della maternità attraverso l’attività di accoglienza residenziale di donne in difficoltà, maggiorenni o prossime alla maggiore età, con o senza bambini, con particolare attenzione per le donne in gravidanza, anche minorenni, senza alcuna distinzione di razza, nazionalità e religione nel totale rispetto delle convinzioni etiche, morali, religiose delle stesse.
Ma si opera anche per la protezione della madre e del minore in caso di maltrattamenti, trascuratezza, deprivazione socio-culturale (povertà relativa) e assenza di risorse (povertà estrema); si offre un luogo di pronto intervento in caso di grave urgenza, la verifica e il supporto delle capacità genitoriali con invio di relazioni a scadenza concordata con i Servizi invianti.
Tutti i percorsi mirano all’autonomia personale della donna e della coppia madre-bambino attraverso l’acquisizione della consapevolezza del ruolo materno e l’educazione sul piano morale e psico-affettivo delle persone accolte, in collaborazione con i Servizi invianti.
Questo presuppone che la donna in situazione di disagio sia subito considerata come soggetto competente e non come semplice oggetto dell’azione educativa per favorire lo sviluppo di capacità critica per una corretta ri-socializzazione in vista di una progettazione futura e del definitivo reinserimento sociale.
Normalmente le mamme e i bambini accedono all’ospitalità su richiesta scritta che può essere inoltrata da Servizi Sociali, Consorzi e Associazioni impegnate nel settore materno-infantile e che deve contenere una relazione sulla situazione della persona o nucleo e sulle motivazioni che sono alla base dell’invio. ll’Ente valuta con tempestività le domande pervenute e comunica l’eventuale disponibilità all’accoglienza, subordinata all’accettazione delle norme interne da parte della ospite e di un progetto concordato con i Servizi invianti.
I processi di verifica e valutazione dell’attività si attuano su tutte le fasi del progetto concordato con i Servizi invianti e prevedono una riunione periodiche di confronto con tutti gli operatori sulla gestione globale degli ospiti, più riunioni di supervisione del coordinatore con le educatrici e i volontari, riunioni e valutazioni del progetto con i Servizi invianti e l’ospite secondo i tempi concordati e in alcuni casi la valutazione dell’educatore con ogni singolo ospite circa il raggiungimento degli obiettivi individuati nel progetto.
COMUNITA’ MAMMA - BAMBINO IN ITALIA
Comunità Murialdo Piemonte Torino
Associazione Murialdo Padova