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Le comunità educative

 
La comunità educativa ospita minori in stato di abbandono temporaneo o definitivo , nell’attesa di  un sollecito ritorno in famiglia o di altra idonea collocazione stabile.

La comunità a dimensione familiare si propone di sostenere il processo evolutivo dei minori accolti, mediante un’organizzazione della vita, che permetta relazioni stabili e affettivamente significative tra minori ed adulti e stimoli i minori a compiere esperienze di vita di relazione diversificate nell’ambiente circostante al fine di promuovere in modo armonico il loro sviluppo psicofisico.

Nella comunità si privilegiano la persona e le relazioni favorendo il dialogo e la comunicazione diretta tra gli operatori e i ragazzi e tra questi e le famiglie d’origine. L’ambiente umano e fisico-abitativo della Comunità è il più possibile vicino a quello familiare per poter offrire un contesto di  rapporti affettivi non spersonalizzati.

Per questo la Comunità Educativa è una scelta che sostituisce quei ricoveri in istituto che sono terminati in Italia a fine 2006 con la chiusura degli istituti stessi.

La permanenza in Comunità è normalmente biennale (ma sottoposta a periodiche verifiche e valutazioni) con contatti stabili con la famiglia d’origine (dove possibile) che rimangono attivi per tutto il percorso educativo - riabilitativo. Il rientro in famiglia resta l’obiettivo prioritario di ogni intervento diretto a minori e a giovani.

Le dimissioni del minore dalla struttura cui è affidato si attuano al momento in cui tutti gli operatori coinvolti nel caso (Tribunale per i Minorenni, Servizi Sociali, Comunità di accoglienza) che hanno predisposto il Piano Educativo Individuale, giudicando raggiunti gli obiettivi del progetto educativo individuale concordano che il minore può tornare nella propria famiglia o può accedere ad altra situazione stabile.

La comunità assicura, quindi servizi di cura alla persona, attività socio-educative volte allo sviluppo delle persone accolte, azioni volte, per quanto possibile, al rientro dei minori presso il proprio contesto familiare.

L’equipe di lavoro è costituita dalle seguenti figure professionali: un responsabile-coordinatore del servizio, diversi educatori professionali, psicologi di riferimento, volontari. La comunità garantisce assistenza e sostegno ai minori nell’arco delle 24h con una turnazione tra gli operatori interni alla comunità, in misura sufficiente a garantire in ogni momento la presenza di un educatore

E’ compito dell’equipe di lavoro anche quello di mantenere i rapporti con le istituzioni ed i servizi locali al fine di garantire un buon lavoro di rete che consenta di attuare un programma educativo tale da soddisfare ogni bisogno del minore.

La fase d’ingresso del minore all’interno della Comunità è molto delicata: il collocamento viene effettuato previo accordi con i servizi territoriali competenti ed il responsabile della struttura, al fine di valutare le risorse che la comunità stessa può offrire in relazione agli effettivi bisogni del minore che versa in condizioni di disagio.

Per questo è necessaria una documentazione appropriata che dia la possibilità all’equipe della struttura di definire in linee generali i bisogni del minore, una volta conosciuta la sua storia di vita.

Accertata l'ammissibilità, il minore viene accompagnato dal Servizio Sociale o altro presso la struttura per una prima presa di contatto con gli operatori,con i ragazzi e con l'ambiente.

Una volta accolto, per ogni singolo minore, dopo una prima fase di osservazione e valutazione, viene stilato un progetto educativo individuale che è concordato tra gli operatori interessati (la cui titolarità resta a capo dei servizi sociali), di norma, entro quarantacinque giorni dall'ingresso del minore. Tale Programma Educativo deve essere redatto collegialmente dal responsabile della struttura, dall'équipe interna e dall'équipe territoriale, i quali mantengono durante tutto il corso dell'affidamento, ognuno per la propria competenza, la responsabilità complessiva di ogni minore e della sua famiglia definendo l'intervento operativo a cui attenersi.

La verifica della validità delle Comunità e del lavoro svolto al loro interno viene effettuata con le riunioni periodiche tra responsabile della struttura e l’equipe di lavoro.

 

COMUNITA’ EDUCATIVE RESIDENZIALI IN ITALIA

 
Comunità Murialdo                Trento

Comunità Murialdo                Treviso

Associazione Murialdo          Viterbo

Cooperativa Paidòs               Lucera (Foggia)

Associazione Murialdo           Padova

Cooperativa Arcobaleno        Acquedolci (Messina)

 

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