Offrire una opportunità ai giovani in Africa significa allora allargare la prospettiva verso uno sguardo universale capace di comprendere tutti e di trasformare tutti gli aspetti della vita
Una pastorale per i giovani in Africa deve saper cogliere cioè una tensione missionaria che spinga ad interessarsi di tutti gli aspetti della vita umana: quello religioso, quello culturale e sociale, quello politico ed economico.
Portare, in poche parole, i valori del Vangelo all’interno di ogni settore della vita pubblica e privata, esprimendo come scelta preferenziale la scelta dei poveri ed emarginati e puntando soprattutto sull’educazione.
· La scelta degli ultimi è uno dei modi per dimostrare che vorremmo accogliere tutti. Ma questo significa che le strutture parrocchiali, interparocchiali e diocesane, le associazioni, le comunità dei religiosi cerchino di le loro strategie nel campo della pastorale ponendosi posizione di apertura e di ricerca dell’altro, con l’intento di raggiungere tutte le persone e la vita nella sua interezza.
· L’educazione è lo strumento invece che permette di trasmettere in modo critico il bagaglio culturale religioso, scientifico e tecnologico di una società, ed offre l’opportunità alla Chiesa di permeare tutti gli aspetti della vita umana con i valori evangelici.
Una pastorale giovanile configurata in una prospettiva missionaria non può infatti non comportare una presenza della Chiesa nelle scuole, nei centri professionali, e nelle altre strutture educative, formali e non formali.