Introduzione

“Dalla Parola alla solidarietà”

Non è difficile scoprire il filo rosso che lega tutti i libri della Bibbia: l’amore e la solidarietà che Dio manifesta verso l’uomo, modello del comportamento che ogni persona deve vivere verso gli altri.

La solidarietà di Dio verso l’uomo guida le tappe della salvezza; la legge ha come fondamento la solidarietà verso gli altri; i profeti sono le sentinelle della solidarietà. Le icone bibliche che durante questo percorso saranno proposte indicano nella solidarietà la strada privilegiata per amare Dio e costruire una società più giusta e umana.

Dopo le riflessioni bibliche-teologiche iniziali, le schede stimolano la verifica del rapporto tra fede e vita, avendo come guida la Parola e l’insegnamento sociale della Chiesa. Pronti, dopo la preghiera, a ripartire per incarnare la solidarietà nelle scelte personali e comunitarie o familiari nella vita ecclesiale e sociale. Questi potrebbero essere i tre momenti che vogliamo privilegiare, metodologicamente, per approfondire le diverse icone bibliche della solidarietà ricavando le nostre brevi e semplici considerazioni contemporaneamente dalla Parola di Dio e dal magistero sociale della Chiesa.

Le riflessioni sarebbero, quindi, orientate a sottolineare che l’amore di Dio è un amore “solidale” con i più poveri e che la nostra risposta a Dio deve esprimersi anche attraverso precise e concrete forme di solidarietà.

E tutto ciò in piena sintonia anche con le indicazioni del XXIº Capitolo Generale della Congregazione di S. Giuseppe:

“Noi che“abbiamo riconosciuto e creduto all’amore che Dio ha per noi” (1Gv 4,16), aperti profeticamente alle sfide della nuova evangelizzazione, del territorio e delle culture, siamo chiamati ad ascoltare con sempre maggior attenzione le voci dei giovani più poveri, sapendo che ponendoci al loro servizio potremo, insieme, scoprire il volto di Dio” (2.2).

“L’amore di Dio per noi ci domanda di denunciare il male e di agire, specialmente là dove Cristo con-fonde il suo volto con quello dei giovani poveri e abbandonati, affinché non si perdano (ne perdantur)”(2.2).

Maria, la sorella di Marta, non si lascia rinchiudere nell’angolo dei fornelli, ma sceglie “la parte migliore”, mettendosi in ascolto del Maestro.

La parola va posta all’inizio di ogni azione e la sua luce deve illuminare ogni scelta del cristiano. Ma Gesù non vuole che stiamo troppo ai suoi piedi, presto sentiremo il comando con il quale indica come modello il buon samaritano: “Va e anche tu fa’ lo stesso”. La solidarietà è il campo nel quale sperimentare la fede e far crescere la speranza. E’ questa la condizione per essere fedeli al vangelo, oggi, nella certezza che la parola del Signore possiede la forza, la luce e l’esigenza per renderci discepoli autentici e credibili in questo nostro tempo.

Con questa finalità e metodologia di fondo si potrebbe suggerire un itinerario formativo comprendente le seguenti “Icone bibliche della solidarietà”:

1. Mosé: amico e guida del popolo (At 7,20-38)

2. La solidarietà di Dio, paradigma della solidarietà umana (Es 3,7-10)

3. La solidarietà si fa legge (Es 22,20-30)

4. Geremia: fedele anche nelle difficoltà (Ger 1,4-10)

5. I profeti: sentinelle della solidarietà

6. Il samaritano: buono perché solidale (Lc 10,25-37)

7. La guarigione del paralitico: fede e amore (Mc 2,1-12)

8. L’ultima cena: servizio e pane spezzato (Gv 13,1-15)

9. Il giudizio finale: giudicati sull’amore (Mt 25,31-40)

10. La Chiesa: segno e strumento di unità (At 2,42-48)

11. I discepoli di Emmaus: camminare insieme (Lc 24,13-35)

12. La samaritana: accoglienza e dialogo (Gv 4,1-42)

13. Il ricco Epulone: l’egoismo rende ciechi (Lc 16,19-31)

14. Zaccheo: conversione è condivisione (Lc 19,1-10)

15. La visitazione: la carità è donna (Lc 1,39-45)

16. Il tributo a Cesare: fede e politica (Mc 12,13-17)

17. Amate i vostri nemici: pace, giustizia e perdono (Mt 5,38-48).

P. J. Fidel Antón